Verona 1 aprile 2010,
Al Sig. Presidente della Repubblica Italiana: dott. Giorgio Napolitano
Al Sig. Prefetto di Verona: dott.ssa Perla Stancari
Al Sig. Questore di Verona: dott. Vincenzo Stingone
Al Sig. Sindaco di Verona: Flavio Tosi
Si avvicina il 25 Aprile 2010
Vi scriviamo perché, come cittadine e cittadini veronesi, vorremmo partecipare alle celebrazioni ufficiali che si svolgeranno la mattina di quel giorno, senza dover 'combattere' con le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, che abbiamo trovato all'entrata del Palazzo della Gran Guardia vecchia e in Piazza Bra negli ultimi anni, sia in occasione della festa della Liberazione che della Giornata della Memoria.
Sarete senz'altro d'accordo con noi nell'ammettere che lo spettacolo di numerosi carabinieri, poliziotti e dirigenti della Questura, impegnati nel contenere le persone che volevano presenziare alle cerimonie, è stato indecoroso e spropositato, oltre che molto oneroso per le tasche dei contribuenti. Quest'anno, lo scorso 27 gennaio, dopo aver inviato una lettera simile a questa, i controlli e le “emarginazioni” sono stati contenuti ma sempre attivi.
Ribadiamo adesso, anche se ci sembra super uo, che è diritto di tutte e tutti le/i cittadine/i veronesi partecipare alle commemorazioni pubbliche del 25 aprile 2010, se di commemorazione pubblica si tratta.
Viviamo ancora in uno stato democratico, per quanto sottoposto a crude revisioni, e crediamo che sia un grave pregiudizio trattare ogni volta la libertà di espressione e di manifestazione come un problema di ordine pubblico.
Ci toccherà anche quest'anno, nel giorno che celebra la liberazione dal nazi-fascismo, mercanteggiare la nostra presenza in sala e in piazza?
Fino a prova contraria, non abbiamo mai fomentato odi rancori pregiudizi ma svolto la semplice funzione di difesa della Costituzione, nata dalla Resistenza antifascista. Pertanto, chiediamo di sapere se qualche autorità vorrà esercitare, anche questa volta, il proprio potere di veto, indirizzandolo, in modo del tutto illegale, verso i soliti noti, per impedire loro di entrare o essere presenti.
Vorremmo inoltre sapere dal sig. Prefetto se, considerati i gravi abusi commessi negli anni precedenti, non ritenga di doversi dichiarare garante, in modo esplicito e preventivo, della libertà delle cittadine e dei cittadini di Verona, che volessero accedere alla cerimonia pubblica di Gran guardia vecchia, in Piazza Bra e negli altri luoghi della Resistenza veronese?
Al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, in visita a Verona il prossimo 8 e 9 Aprile, vorremmo rivolgere un appello particolare, la gentilezza di concederci dieci minuti del suo tempo prima dei vari impegni istituzionali che avrà a Verona. Dieci minuti per ascoltare quei cittadini e cittadine a cui da troppi anni viene impedito, e non solo il 25 aprile, di partecipare liberamente alle manifestazioni u ciali.
Ringraziano per l'attenzione
Le cittadine e i cittadini antifasciste/i veronesi
Al Sig. Presidente della Repubblica Italiana: dott. Giorgio Napolitano
Al Sig. Prefetto di Verona: dott.ssa Perla Stancari
Al Sig. Questore di Verona: dott. Vincenzo Stingone
Al Sig. Sindaco di Verona: Flavio Tosi
Si avvicina il 25 Aprile 2010
Vi scriviamo perché, come cittadine e cittadini veronesi, vorremmo partecipare alle celebrazioni ufficiali che si svolgeranno la mattina di quel giorno, senza dover 'combattere' con le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, che abbiamo trovato all'entrata del Palazzo della Gran Guardia vecchia e in Piazza Bra negli ultimi anni, sia in occasione della festa della Liberazione che della Giornata della Memoria.
Sarete senz'altro d'accordo con noi nell'ammettere che lo spettacolo di numerosi carabinieri, poliziotti e dirigenti della Questura, impegnati nel contenere le persone che volevano presenziare alle cerimonie, è stato indecoroso e spropositato, oltre che molto oneroso per le tasche dei contribuenti. Quest'anno, lo scorso 27 gennaio, dopo aver inviato una lettera simile a questa, i controlli e le “emarginazioni” sono stati contenuti ma sempre attivi.
Ribadiamo adesso, anche se ci sembra super uo, che è diritto di tutte e tutti le/i cittadine/i veronesi partecipare alle commemorazioni pubbliche del 25 aprile 2010, se di commemorazione pubblica si tratta.
Viviamo ancora in uno stato democratico, per quanto sottoposto a crude revisioni, e crediamo che sia un grave pregiudizio trattare ogni volta la libertà di espressione e di manifestazione come un problema di ordine pubblico.
Ci toccherà anche quest'anno, nel giorno che celebra la liberazione dal nazi-fascismo, mercanteggiare la nostra presenza in sala e in piazza?
Fino a prova contraria, non abbiamo mai fomentato odi rancori pregiudizi ma svolto la semplice funzione di difesa della Costituzione, nata dalla Resistenza antifascista. Pertanto, chiediamo di sapere se qualche autorità vorrà esercitare, anche questa volta, il proprio potere di veto, indirizzandolo, in modo del tutto illegale, verso i soliti noti, per impedire loro di entrare o essere presenti.
Vorremmo inoltre sapere dal sig. Prefetto se, considerati i gravi abusi commessi negli anni precedenti, non ritenga di doversi dichiarare garante, in modo esplicito e preventivo, della libertà delle cittadine e dei cittadini di Verona, che volessero accedere alla cerimonia pubblica di Gran guardia vecchia, in Piazza Bra e negli altri luoghi della Resistenza veronese?
Al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, in visita a Verona il prossimo 8 e 9 Aprile, vorremmo rivolgere un appello particolare, la gentilezza di concederci dieci minuti del suo tempo prima dei vari impegni istituzionali che avrà a Verona. Dieci minuti per ascoltare quei cittadini e cittadine a cui da troppi anni viene impedito, e non solo il 25 aprile, di partecipare liberamente alle manifestazioni u ciali.
Ringraziano per l'attenzione
Le cittadine e i cittadini antifasciste/i veronesi