Ieri la dichiarazione di Cicchitto (presidente dei deputati del PDL) “la vittoria in Piemonte è politicamente uno stupro”. Ieri le innumerevoli esternazioni del Capo del Governo, l’ultima al comizio finale della Polverini dove, con fare ammiccante e sorridente, le ha ricordato: «Sai che ho lo ius primae noctis sulle nostre candidate?”
Lo ius primae noctis era il diritto di un signore feudale di trascorrere, in occasione del matrimonio di un proprio servo della gleba, la prima notte di nozze con la sposa. Cioè il diritto ad uno stupro. Battute simpatiche? Storielle divertenti? Frasi da caserma? Volgarità di cattivo gusto?
No, niente di tutto questo. E’ l’ennesima esternazione della società italiana a cui ambisce il Cavaliere: l’Italia di sudditi e cortigiane. E’ la considerazione che il Capo del Governo ha delle donne: corpi da disporre a suo piacimento. Le noti vicende politiche degli ultimi tempi hanno scoperchiato un sistema costruito sullo scambio tra corpi femminili e poteri maschili, tra favori sessuali e carriere, tra sesso e politica.
Queste vicende parlano della profonda connessione che esiste tra la gestione del potere politico ed economico e la rappresentazione delle relazione tra uomini e donne.
Il maschilismo (o patriarcato) vive con agio, sempre più alimentato, nella mentalità collettiva e fonda il sistema politico ed economico di questa società.
E’ questione che interroga la politica e riguarda tutti e tutte noi.
Donne di Sinistra Critica
Comunicato Stampa del gruppo donne di SC
"Dall'inno allo stupro di Cicchitto (presidente dei deputati del PDL): "la vittoria in Piemonte è politicamente uno stupro", allo stop alla Ru486 (la pillola del giorno dopo) dei neogovernatori Cota, Zaia e Polverini (rinominata in modo riprovevole dagli stessi 'kill pill' annunciando di volerne imboscare le scorte per non farla arrivare nelle farmacie), le destre continuano a governare sul corpo delle donne secondo le usuali linee guida del Vaticano. E proprio mentre quest'ultimo affonda nell'ignominia dei casi 'interni' pedofilia coperta dalle più alte gerarchie, i neogovernatori di Lega e Pdl fanno di nuovo sponda al Papa, negando dignità alle donne la tutela della loro salute.
Infatti le dichiarazioni di queste ore degli esponenti del centro destra contro l'aborto farmacologico, permesso e praticato da anni nei paesi europei più avanzati, mostrano la sostanza che si cela dietro le continue ed orrende battute sessiste e volgari di molti esponenti del Pdl, Berlusconi in testa. Altro che scandalo escort. La destra considera tutte le donne corpi da controllare e reprimere, da offendere e denigrare quando non conformati all'idea che loro stessi hanno delle 'femmine', oppure soprammobili per abbellire il tavolo del governo.
Una sinistra degna di questo nome non può che ripartire da una forte battaglia femminista per difendere libertà e dignità delle donne. Noi faremo la nostra parte."