Il muro della disoccupazione, della povertà e della miseria deve cadere!
Una sola soluzione: lavoro e reddito per tutte e tutti!
Nel 2010 mobilitiamoci in tutta Europa e manifestiamo insieme a Bruxelles!
La disoccupazione esplode di nuovo in tutti i paesi, con il suo corredo di povertà e miseria. I governi e i padroni, anche in periodi di crisi, continuano con le politiche liberiste come se nulla fosse. Per superare la crisi tolgono ai lavoratori, ai disoccupati e ai poveri per dare ai ricchi! Chi paga sul serio le tasse paga il salvataggio degli speculatori e delle banche.
I padroni e i governi si rifiutano sempre di distribuire il lavoro disponibile riducendo lorario di lavoro: lavoriamo meno e meglio per lavorare tutte e tutti. Essi rifiutano di distribuire le ricchezze prodotte: queste ci sono e a sufficienza per tutte e tutti, ma solo gli azionisti le accaparrano, insieme ai guadagni di produttività e ai profitti. I padroni e i governi rifiutano la creazione di posti di lavoro utilizzando le ricchezze prodotte dal nostro lavoro per investirle in priorità economiche, sociali ed ecologiche. A testa bassa preferiscono lasciare tutto alla logica del mercato che incrementa le diseguaglianze e si sottomettono ai diktat delle banche.
LUnione Europea aveva proclamato il 2010 anno europeo di lotta contro la povertà e lesclusione sociale. Ma, anche in piena crisi, non cambia nulla: continuano gli attacchi ai disoccupati e ai poveri, i licenziamenti e le delocalizzazioni, lestensione del lavoro precario, la privatizzazione dei servizi pubblici. Al contrario, di fronte a circa 100 milioni di europei che vivono sotto la soglia di povertà non si vogliono toccare i privilegi del capitale: adesso basta!
Ecco perché noi organizziamo per lautunno del 2010 in tutta Europa iniziative, manifestazioni e marce che si concluderanno a Bruxelles il 17 ottobre, giornata mondiale di lotta contro la miseria, nel corso della presidenza belga dellUnione Europea.
Noi siamo lavoratori, disoccupati, uomini e donne, giovani e anziani, migranti, sans papiers, senza casa, con alloggi fatiscenti, poveri. Noi siamo solidali con le nostre sorelle e i nostri fratelli di tutto il mondo: quindi rifiutiamo unEuropa fortezza. Che i nostri paesi siano o no membri dellUnione Europea, noi lotteremo insieme per uguali diritti. Noi rifiutiamo le politiche neoliberiste globali che lUE tenta di imporre a tutto il continente:
- per unEuropa sociale e dei diritti: i diritti dei cittadini, come il diritto al lavoro, al reddito, alla casa, alla salute, a unalimentazione sana, alla cultura devono essere al centro dellunificazione europea. Questi diritti non possono dipendere dalle sole leggi del mercato. Contro il dumping sociale, noi rivendichiamo in particolare leggi europee, direttive, che impongano un reddito sociale adeguato in ogni stato in base alla ricchezza del paese, così come un salario minimo in ogni stato in base alle specifiche dinamiche dei redditi da lavoro. Leggi europee in tutti gli stati per la convergenza dei diritti verso lalto;
- per una ripartizione effettiva delle ricchezze: noi rivendichiamo una politica fiscale giusta per favorire investimenti a sostegno dei bisogni sociali ed ambientali e per creare posti di lavoro di qualità. Noi sosteniamo la rivendicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie, obiettivo dei movimenti sociali europei come simbolo della necessaria redistribuzione delle ricchezze;
- per il diritto al lavoro e a un reddito per vivere. I licenziamenti non sono la soluzione. Noi rivendichiamo la distribuzione del lavoro esistente tra tutti e tutte, attraverso la riduzione dorario a parità di salario e con impieghi compensativi. La riconversione urgente delleconomia in direzione di uneconomia sostenibile, rispettosa dei diritti sociali e ambientali non sarà mai data senza garantire ai lavoratori occupati o disoccupati - un reddito, una formazione professionale permanente e un futuro lavorativo stabile;
Ovunque, per tutti e tutte, esigiamo il diritto a vivere e non a sopravvivere! Chi semina miseria, raccoglie rabbia! Per unaltra Europa, per un altro mondo!
Rete delle Marce europee contro la disoccupazione, la precarietà e lesclusione sociale
F.S.E. Berlino 29-31 gennaio 2010 http://euromarches.wordpress.com/ info: d240762@libero.it
Una sola soluzione: lavoro e reddito per tutte e tutti!
Nel 2010 mobilitiamoci in tutta Europa e manifestiamo insieme a Bruxelles!
La disoccupazione esplode di nuovo in tutti i paesi, con il suo corredo di povertà e miseria. I governi e i padroni, anche in periodi di crisi, continuano con le politiche liberiste come se nulla fosse. Per superare la crisi tolgono ai lavoratori, ai disoccupati e ai poveri per dare ai ricchi! Chi paga sul serio le tasse paga il salvataggio degli speculatori e delle banche.
I padroni e i governi si rifiutano sempre di distribuire il lavoro disponibile riducendo lorario di lavoro: lavoriamo meno e meglio per lavorare tutte e tutti. Essi rifiutano di distribuire le ricchezze prodotte: queste ci sono e a sufficienza per tutte e tutti, ma solo gli azionisti le accaparrano, insieme ai guadagni di produttività e ai profitti. I padroni e i governi rifiutano la creazione di posti di lavoro utilizzando le ricchezze prodotte dal nostro lavoro per investirle in priorità economiche, sociali ed ecologiche. A testa bassa preferiscono lasciare tutto alla logica del mercato che incrementa le diseguaglianze e si sottomettono ai diktat delle banche.
LUnione Europea aveva proclamato il 2010 anno europeo di lotta contro la povertà e lesclusione sociale. Ma, anche in piena crisi, non cambia nulla: continuano gli attacchi ai disoccupati e ai poveri, i licenziamenti e le delocalizzazioni, lestensione del lavoro precario, la privatizzazione dei servizi pubblici. Al contrario, di fronte a circa 100 milioni di europei che vivono sotto la soglia di povertà non si vogliono toccare i privilegi del capitale: adesso basta!
Ecco perché noi organizziamo per lautunno del 2010 in tutta Europa iniziative, manifestazioni e marce che si concluderanno a Bruxelles il 17 ottobre, giornata mondiale di lotta contro la miseria, nel corso della presidenza belga dellUnione Europea.
Noi siamo lavoratori, disoccupati, uomini e donne, giovani e anziani, migranti, sans papiers, senza casa, con alloggi fatiscenti, poveri. Noi siamo solidali con le nostre sorelle e i nostri fratelli di tutto il mondo: quindi rifiutiamo unEuropa fortezza. Che i nostri paesi siano o no membri dellUnione Europea, noi lotteremo insieme per uguali diritti. Noi rifiutiamo le politiche neoliberiste globali che lUE tenta di imporre a tutto il continente:
- per unEuropa sociale e dei diritti: i diritti dei cittadini, come il diritto al lavoro, al reddito, alla casa, alla salute, a unalimentazione sana, alla cultura devono essere al centro dellunificazione europea. Questi diritti non possono dipendere dalle sole leggi del mercato. Contro il dumping sociale, noi rivendichiamo in particolare leggi europee, direttive, che impongano un reddito sociale adeguato in ogni stato in base alla ricchezza del paese, così come un salario minimo in ogni stato in base alle specifiche dinamiche dei redditi da lavoro. Leggi europee in tutti gli stati per la convergenza dei diritti verso lalto;
- per una ripartizione effettiva delle ricchezze: noi rivendichiamo una politica fiscale giusta per favorire investimenti a sostegno dei bisogni sociali ed ambientali e per creare posti di lavoro di qualità. Noi sosteniamo la rivendicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie, obiettivo dei movimenti sociali europei come simbolo della necessaria redistribuzione delle ricchezze;
- per il diritto al lavoro e a un reddito per vivere. I licenziamenti non sono la soluzione. Noi rivendichiamo la distribuzione del lavoro esistente tra tutti e tutte, attraverso la riduzione dorario a parità di salario e con impieghi compensativi. La riconversione urgente delleconomia in direzione di uneconomia sostenibile, rispettosa dei diritti sociali e ambientali non sarà mai data senza garantire ai lavoratori occupati o disoccupati - un reddito, una formazione professionale permanente e un futuro lavorativo stabile;
Ovunque, per tutti e tutte, esigiamo il diritto a vivere e non a sopravvivere! Chi semina miseria, raccoglie rabbia! Per unaltra Europa, per un altro mondo!
Rete delle Marce europee contro la disoccupazione, la precarietà e lesclusione sociale
F.S.E. Berlino 29-31 gennaio 2010 http://euromarches.wordpress.com/ info: d240762@libero.it