Non accettiamo il ricatto di Marchionne che colpisce tutti i lavoratori italiani. Per contrastare questo attacco serve la più ampia mobilitazione, la più unitaria possibile. A cominciare dallo sciopero del 25 giugno.
La Fiat prosegue il suo piano nel ribadire la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese. Ai lavoratori siciliani, Marchionne non ha chiesto se hanno voglia di lavorare. Ai lavoratori di Pomigliano d'Arco ha posto un ricatto: nello stabilimento si produrrà la nuova Panda a condizione che
* si lavori su 18 turni, quindi la notte e il sabato
* la pausa mensa a fine turno
* riduzione delle pause e nuova metrica
* la pausa mensa e i giorni di riposo occupati da lavoro straordinario obbligatorio
* fiat può decidere di non pagare la carenza, i primi 3 giorni di malattia
* assoluto divieto di protestare e di scioperare, altrimenti c'è la minaccia del licenziamento
La condizione per avere un lavoro e un reddito, per la Fiat e Marchionne, è di tornare a essere dei servi che, con il cappello in mano si prostrano alle pretese del padrone. Già altre aziende iniziano a ricattare lavoratori e sindacati condizionando la possibilità di produrre, alla disdetta degli accordi sindacali aziendali per aumentare lo sfruttamento e per ridurre il salario. E' facile prevedere che quando a Mirafiori si porrà la questione di una produzione sufficiente per mantenere l'occupazione, la Fiat porrà lo stesso ricatto.
Sinistra Critica è a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici di Termini Imerese e di Pomigliano d'Arco nella difficile lotta per difendere il posto di lavoro e condizioni dignitose. Sinistra Critica è a fianco della Fiom-Cgil e dei sindacati di base che hanno cercato di sottrarre i lavoratori di Pomigliano al ricatto della Fiat.
Sinistra Critica denuncia la propaganda mediatica che vuole colpevolizzare i lavoratori e la FiomCgil di eventuale non produzione in Italia della Nuova panda, nascondendo la condizioni del piano Fiat. I diritti sindacali democratici e il diritto costituzionali alla malattia e allo sciopero non possono essere sottoposti a referendum. Non sono diritti alienabili. Sinistra Critica sostiene lo sciopero indetto dalla Fiom e si impegnerà per far crescere la consapevolezza nei lavoratori, che il posto di lavoro non si difende accettando condizioni peggiori, ma con la mobilitazione e la lotta per il diritto al lavoro e a una vita dignitosa.
Servirà la più ampia mobilitazione di tutti i lavoratori per respingere l'aggressione alle condizioni di lavoro e ai salari, che parte dal ricatto di Pomigliano per essere esteso a tutti i salariati. Servirà l'unità di tutti i lavoratori e di tutte le organizzazioni sindacali, dalla Fiom ai sindacati di base, per contrastare il disegno del padronato. Mai come oggi si produce tanta ricchezza. Non c'è nessuna ragione per cui gli operai e le operaie, gli impiegati e le impiegate debbano vivere peggio.
Sinistra Critica