06 luglio 2010

L'Aquila, cronaca di una morte annunciata


Sinistra Critica sostiene la manifestazione delle/dei cittadine/i aquilane/i di mercoledì 7 luglio a Roma

L'Aquila e il suo comprensorio vivono una situazione drammatica a quindici mesi dal terremoto. Decine di migliaia di persone vivono ancora negli alberghi, in autonoma sistemazione o nelle nuove abitazioni ma veramente troppo poco è stato fatto per la ristrutturazione delle abitazioni danneggiate, mentre un'assurda burocrazia impedisce a migliaia di famiglie di iniziare i lavori di ristrutturazione.
Tanti esercizi commerciali non hanno avuto la possibilità di riaprire e troppi posti di lavoro sono andati persi in tutti i settori; disoccupazione, cassaintegrazione e precarietà, presenti già prima del terremoto, sono drammaticamente aumentate in tutto il comprensorio aquilano.
In questo contesto il governo italiano pretende che i cittadini tornino a pagare tutte quelle tasse sospese nell'immediato post-terremoto - né servirà a qualcosa il posticipo di pochi mesi: quello che chiediamo è un trattamento analogo a coloro che hanno subito in passato la nostra stessa tragedia. In assenza di ciò ai danni provocati dal sisma si aggiungerebbero quelli derivanti dalla decisione iniqua e discriminatoria di un governo troppo intento a salvaguardare i propri interessi per poter comprendere i reali bisogni di tutti coloro che risiedono nel cratere.
Tutte le "passerelle" fatte da Berlusconi a L'Aquila dimostrano finalmente il vuoto che quelle farse nascondevano e che quasi tutti i media hanno colpevolmente coperto troppo a lungo - come pure il G8 organizzato a L'Aquila e presentato come autentico mezzo salvifico, sperperando invece milioni di euro che potevano essere destinati alla ricostruzione e alla rinascita economica del nostro territorio.
Molti cittadini hanno lottato caparbiamente in questi quindici mesi chiedendo partecipazione, trasparenza e ricostruzione. Un autentico muro di gomma è stato invece eretto dal governo, dalla protezione civile e anche dalle istituzioni locali impedendo ai cittadini di poter dare un contributo di idee per la rinascita della nostra città.
Uscire da una situazione così tragica non è facile e nessuno sembra possedere gli strumenti necessari e sufficienti per affrontarla; tuttavia la decisione del governo Berlusconi di voler re-introdurre il pagamento delle tasse appare come un autentico omicidio premeditato.
Dopo il tentativo di "ingabbiare" l'informazione e riformare la giustizia per sua esclusiva convenienza - dopo aver adottato misure di stampo fascista e razzista - oggi questo governo intende infierire anche sulla nostra città.
L'adesione e la partecipazione di cittadini e cittadine alle mobilitazioni contro queste scelte saranno l'unico mezzo possibile per contrastarle e sconfiggerle.

Sinistra Critica L'Aquila

Esecutivo nazionale Sinistra Critica