E’ stato con una imponente

Aggiornamento ore 17.30: E’ stata un’altra giornata di lotta sopra e sotto la gru. In mattinata sono giunti in piazzale Cesare Battisti, nei pressi del cantiere, i vigili del fuoco , che su ordine diretto della prefettura avrebbero voluto installare delle reti di protezione da eventuali cadute dalla gru occupata. I sei migranti hanno ribadito, come già fatto nei giorni scorsi, di non volere assolutamente alcun tipo di allestimento permanente sotto la gru. E’ nata una trattativa che si è risolta con accordo preso tra i 6 e i vigili del fuoco per far effettuare una esercitazione dei pompieri con due camion provvisti di scale. Una prova di tempi e mobilità dei mezzi necessaria nel caso qualcuno dei sei, hanno affermato i vigili del fuoco, dovessero sentirsi improvvisamente male. Dopo qualche ora sono giunti sul posto, senza alcun preavviso, due mezzi dei pompieri. Il presidio sotto la gru è stato colto di sorpresa e numerosi migranti hanno pensato potesse essere una sorta di “blitz” nei confronti di chi sta resistendo sulla gru. Dopo qualche attimo di tensione, nei quali i presidianti hanno bloccato i camion, si è chiarita l’incomprensione e l’ esercitazione si è svolta anche grazie al chiarimento giunto dai 35 metri di altezza da parte dei 6 giovani che hanno informato con un megafono di quanto si era precedentemente accordato con i pompieri. Da segnalare poi che nel pomeriggio a Brescia ha piovuto a intermittenza, rendendo quindi ancor più difficile la loro permanenza sulla gru. “Andiamo sempre avanti” hanno comunque ripetuto più volte dall’alto della gru i 6 per rassicurare le centinaia di immigrati e antirazzisti che anche oggi, dopo una settimana di lotta, continuano a presidiare l’ingresso del cantiere della metropolitana.
Aggiornamento ore 8: Settima notte e ottavo giorno sulla gru per i 6 ragazzi. Le previsioni meteorologiche non giocano a favore: è previsto il ritorno della pioggia nella giornata di oggi a Brescia. Intanto è stato ospitato un giornalista Rai sulla gru questa notte: si tratta di Emilio Casalini,che ha passato la notte con loro per rendersi conto delle quasi impossibili condizioni di vita dei 6 nei pochi metri quadri a disposizione a 35 metri di altezza. Tra le varie riprese anche un videomessaggio al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “”Ci rivolgiamo direttamente al presidente Napolitano che è anche il nostro presidente” hanno detto gli immigrati nell’appello – Perché è l’unico che non deve rispondere alla politica elettorale e compiacere gli elettori. Soprattutto adesso che si va verso una crisi di governo e forse nuove elezioni. Presidente Napolitano, ti preghiamo, ascolta le nostre richieste, guarda alla truffa che é stata fatta, controlla l’ingiustizia legale contro di noi. Sei l’unica speranza in cui confidiamo, perché sei l’unico che tutti ascoltano e rispettano. Ci hanno ingannato e non è giusto. Tu sei una persona giusta. Ascoltaci”.L’invito per tutti e tutte è quello di portare sostegno a loro partecipando al presidio permanente allestito sotto la gru 24 ore su 24.
COMUNICATO INNSE
Dagli operai della INNSE di Milano
agli extracomunitari sulla gru a Brescia
Resistete, avete ragione
Resistete, avete ragione. Da noi tutti solidarietà e pieno sostegno.
Siamo operai e delegati della INNSE, gli stessi che ad Agosto del 2009 salirono sulla gru per bloccare lo smontaggio delle macchine e impedire la chiusura della fabbrica, sappiamo cosa vuol dire resistere su una gru per giorni e giorni al freddo ed alla pioggia e voi siete veramente degni di ammirazione.
Davanti alla vostra protesta si devono vergognare i rappresentanti delle istituzioni, gli esponenti politici e sindacali che vi criticano, sono loro che vi hanno spinto a questo gesto truffandovi e respingendo le domande di sanatoria.
Non fatevi impressionare da quei sindacalisti e dagli esponenti politici che vi criticano (fanno di tutto per mettere operai contro operai) e vi attaccano come extracomunitari.
Gli operai che lottano per difendersi tutti i giorni dallo sfruttamento e contro i soprusi stanno con voi, dovete esserne certi. Gli stessi sindacalisti che vi accusano di impedire ad altri di lavorare, firmano la chiusura di intere fabbriche e buttano gli operai alla miseria della cassa integrazione.
Gli stessi politici che vi vogliono piegare con la fame, negandovi il permesso di soggiorno che aspettate da anni, non hanno niente da dire su altri permessi di soggiorno concessi dalla sera alla mattina, su pressione di qualcuno. Dovrebbero vergognarsi.
Resistete, siete nel giusto, gli operai sono con voi.