02 dicembre 2010

Sabato 4 dicembre tutt@ a Venezia: il volantino di Sinistra Critica

ACQUA PUBBLICA SENZA SE E SENZA S.P.A

SINISTRA CRITICA PARTECIPA ALLA GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE CONTRO L' INGRESSO DEI PRIVATI NELLA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO E PER CHIEDERE LA MORATORIA IN ATTESA DEL REFERENDUM


Oltre un milione e quattrocentomila firme per i tre quesiti referendari promossi dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua. Nessun referendum ha mai avuto questo livello di adesione, altissimo anche in Veneto dove le firma sono state125000.


Oggi, a Venezia come in tutta Italia, riprendiamo il cammino:


  • Per DIFENDERE IL DIRITTO DI VOTO e per dire "giù le mani dal referendum"


  • per chiedere l'immediata approvazione di un PROVVEDIMENTO DI MORATORIA sulla scadenza prevista dal decreto Ronchi – che ha aperto la porta ai privati – e sulla normativa di soppressione delle Autorità di Ambito Territoriale e Ottimale, le Ato, il cosiddetto "decreto Caderoli".


  • perché i servizi idrici non devono avere rilevanza economica e vanno gestiti FUORI DALLA LOGICA DEL PROFITTO E DEL CAPITALE. Con le gestioni private o con quelle miste – le grandi società multiservizi come Acea che tanto piacciono al Partito Democratico – le tariffe sono aumentate (+ 61% negli ultimi 10 anni), la qualità dell'acqua peggiorata, gli investimenti sulle reti diminuiti (erano 2 miliardi di euro tra il 1986 ed il 1995, sono crollati a 700 milioni nel decennio successivo). Non dimentichiamoci che a far entrare i privati sono state per prime le giunte di centrosinistra!!!


Ma la battaglia per l'acqua va collegata alle altre battaglie sul clima – oggi c'è il vertice di Cancun, destinato come gli altri al fallimento – e a tutte le vertenze ambientali. Soprattutto in tempi di crisi economica. Perché dietro ad ogni grande opera (privatizzazione dell'acqua, inceneritori, Tav, centrali idroelettriche fino al ritorno al nucleare) ci sono grandi gruppi industriali e pezzi del sistema bancario e finanziario. E la LEGA NORD è FAUTRICE E COMPLICE di questa distruzione ambientale e territoriale.

SOLO SE TUTTE QUESTE LOTTE SI UNISCONO, SOLO SE RIUSCIREMO A COSTRUIRE PIATTAFORME E MOBILITAZIONI COMUNI RIUSCIREMO A VINCERE


La battaglia per ripubblicizzare l'acqua è dunque una battaglia contro il pensiero unico del mercato: lo vediamo anche per la scuola e l'università dove con la riforma Gelmini le aziende entreranno nei consigli accademici.

Una vittoria nel referendum può aprire ad un diverso modello economico e sociale, sottratto alla logica e del profitto e basato sui diritti e sulla partecipazione diretta.


LE NOSTRE VITE VALGONO PIU' DEI LORO PROFITTI!!!

Sinistra Critica Veneto