16 gennaio 2011

Turigliatto (Sinistra Critica): Gli operai della Fiata danno l'altolà a Marchionne ed ai suoi complici

“Il 46% di No a Mirafiori rappresenta un risultato eccezionale, ancor più significativo del già straordinario voto operaio di Pomigliano e superiore a ogni aspettativa, se si considera l’isolamento in cui uno schieramento politico e sindacale senza precedenti ha tentato di relegare i lavoratori e le lavoratrici della Fiat. Un risultato possibile grazie alla determinazione della Fiom e dei sindacati di base presenti in fabbrica, che apre quindi la possibilità di una più forte resistenza all’aggressione padronale in tutti i luoghi di lavoro e di una piena riuscita dello sciopero del 28 gennaio” ha dichiarato Franco Turigliatto, a nome dell’esecutivo nazionale di Sinistra Critica.

“Qualche amarezza di chi si è battuto per il No con determinazione in queste settimane è data dal fatto che per un soffio è sfuggita persino la vittoria numerica assoluta, reso vano esclusivamente per il voto scontato della gerarchia aziendale nel cosiddetto ‘seggio impiegati’: 300 capi e 40 membri della direzione del personale, ossia quelli che – come sulle galere romane – dettavano il ritmo ai rematori a suon di frustate…” aggiunge Turigliatto. “Per rimanere alla metafora, a tutte quelle forze che oggi si affannano nel voler ‘rappresentare politicamente’ questo voto di dignità e resistenza operaia, vien da dire che con questi operai bisogna prima reimparare a remare insieme. E ora il punto è proprio di non lasciare soli gli operai della Fiat e di provare a generalizzare lo sciopero dei metalmeccanici del 28 gennaio, nonostante gli ostacoli frapposti dalla stessa Cgil, che oggi però non può non prendere atto del consenso raccolto dalla Fiom. E’ un compito che spetta a tutte le forze sindacali anticoncertative, è un’esigenza del movimento degli studenti e di tutte le opposizioni sociali e politiche del paese”.
“Come Sinistra Critica vogliamo esprimere – conclude Turigliatto - un ringraziamento all’impegno davvero straordinario profuso in queste settimane dai nostri e dalle nostre militanti e simpatizzanti di Mirafiori”.
Torino, 14 gennaio 2011