CONTRO LA CRISI UNIAMO LE LOTTE
VERSO IL 1° MAGGIO
MANIFESTAZIONE
Sabato 30 aprile
ore 16.00
piazza Brà
Dietro il volto opulento dei negozi del centro storico, Verona vive la realtà della crisi economica che la aggredisce in maniera sempre più evidente.
Over Meccanica, Alstom, Glaxo, Cardi, Bpw... sono solo alcune delle realtà industriali veronesi per le quali, a dispetto di un sostanziale immobilismo di Comune e Provincia, è concreta la minaccia di chiusura e di licenziamento di centinaia di lavoratori e lavoratrici. Numerose famiglie dunque si trovano ad affrontare situazioni di grave difficoltà.
Gli effetti delle politiche liberiste sostenute dal governo e dalla confindustria in questi ultimi anni aggravano il bilancio della crisi. L'attacco frontale ai diritti dei lavoratori si concretizza nei ricatti, a partire dalla minaccia di chiusura delle fabbriche, messi in atto per imporre condizioni più sfavorevoli e si accompagna alla riduzione dei salari e alla corrispondente crescita dei profitti.
La precarietà del lavoro (e della vita) è divenuta ordinaria per migliaia di persone, specialmente giovani, mentre si intensifica drammaticamente lo sfruttamento dei migranti considerati come forza da utilizzare in concorrenza con gli altri lavoratori e poi gettare. I tagli ai servizi sociali scaricano sulle famiglie, ed in particolare sulle donne, il peso di uno stato sociale che sta scomparendo.
La riforma dell'Università, i tagli alla cultura e alla scuola mirano ad impoverire la società tutta, ad eliminare il pensiero critico ed addestrare alla precarietà. Sono misure che abbattono le poche resistenze ancora presenti al pensiero unico del regime mediatico e condannano oltre il 30% dei giovani alla disoccupazione. La privatizzazione dei servizi essenziali e dei beni comuni come l'acqua serve per garantire nuovi profitti, sottraendo al controllo pubblico ed alla collettività risorse universali che devono invece essere fruibili da tutti e preservate per le generazioni future.
Verona inoltre sta assistendo passivamente alla distruzione del suo apparato produttivo con pesanti conseguenze negative non solo per chi rimane senza reddito, ma anche per le giovani generazioni per le quali lo sbocco sul mercato del lavoro sarà sempre più difficile ed incerto.
L'unica strada percorribile per opporsi a ciò è quella di intrecciare le varie lotte che vivono anche sul territorio veronese. Istanze sociali e rivendicazioni necessariamente complementari tra loro, che possono produrre il cambiamento di cui Verona ha bisogno.
SOLIDARIETÀ A TUTTE/I LE/I LAVORATRICI E LAVORATORI
DELLE FABBRICHE IN CRISI
MORATORIA DEI LICENZIAMENTI
CONTRO I TAGLI A SCUOLA E UNIVERSITÀ
PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI: LAVORO, ACQUA, ISTRUZIONE PUBBLICA
COMITATO DI SOLIDARIETÀ
CON LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DELLA OVER MECCANICA
Aderiscono: Lavoratrici e Lavoratori Over Meccanica, Collettivo universitario studiareconlentezza, Comitato Acqua Bene Comune, Attac, Retescuoleverona, Circolo Pink, Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia Libertà, Sinistra Critica, Associazione Proutist Universal Verona
ADESIONI: vrcontrolacrisi@yahoo.com
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Nel terzo anniversario della morte di Nicola Tommasoli, li/le antifa veronesi si mobilitano per non dimenticare i fatti del 2008 e le tante, troppe, altre insorgenze razziste e neofasciste che l'attualità purtroppo ci racconta. Per non dimenticare, soprattutto, le tante forme di resistenza che ad esse sicontrappongono.
Sabato 30 aprile saranno organizzati vari eventi, che si concluderannoin piazzetta Tommasoli a porta Leoni dalle 19.30 in poi,con musica, teatro, proiezioni e interventi.
Saremo li anche per ricordare Vittorio Arrigonie il suo impegno per la Palestina.
Tutta la cittadinanza veronese è invitata a partecipare.