14 settembre 2011

Messico. Nascita di una nuova forza politica dei lavoratori.


Il 27 agosto scorso si è celebrato il congresso di fondazione dell’Organización política del pueblo y los trabajadores (OPT) “per la liberazione nazionale e l’emancipazione sociale”. Questa iniziativa era stata annunciata in ottobre del 2010 da Martín Esparza, segretario generale del sindacato messicano degli elettricisti (SME) nel corso di un meeting che ha riunito più di 60000 persone nell’Estadio Azteca a cttà del Messico. All’origine di questa iniziativa si trova la presa di coscienza crescente nel seno del SME del fatto che, davanti all’accanimento del governo contro il sindacato, e alla situazione catastrofica del paese, la lotta sul terreno politico diventa più che mai necessaria. Il governo di Calderón ha in effetti fatto di tutto per provare di essere il nemico dichiarato di tutti i lavoratori, e al servizio esclusivo dell’oligarchia e dell’imperialismo.
In questo senso, l’OPT fa chiaramente referenza alla lotta per la conquista del potere politico e alla necessità di rovesciare la classe politica, rappresentante dell’oligarchia, attualmente alla testa del paese. Va sottolineato che la partecipazione dell’OPT alle elezioni non appare tra le sue priorità, e che non intende essere prigioniera si nessun calendario istituzionale. La chiamata dello SME ha ricevuto risposta da parte di altre organizzazioni operaie, contadine, indigene, popolari e politiche, e rappresenta un passo storico nella conquista dell’indipendenza politica dei lavoratori. In effetti, se delle organizzazioni che si richiamano al socialismo sono sempre esistite in Messico, nessun partito ha mai riunito al suo interno il grosso dei lavoratori, difendendo un programma che si rivendica di lotta di classe. Per delle ragioni storiche, le organizzazioni sindacali sono sempre state legate, in modo corporativo, al partito-stato (il Partido Revolucionario Institucional) che ha governato il paese per 70 anni. La conquista delle libertà sindacali più elementari è lontana dall’essere realizzata, come è dimostrato dall’accanimento del governo contro lo SME (cf, solidaritéS no 189).
Liberazione nazionale o socialismo?
Nel corso degli ultimi mesi hanno avuto luogo dei dibattiti importanti, che hanno permesso di abbozzare i contorni della nuova OPT. Se i documenti adottati menzionano in modo esplicito la necessità di lottare per una trasformazione attuale della società, designano l’attuale modello economico e politico come il responsabile della catastrofe attuale, e adottano un tono anticapitalista, il socialismo, anche se menzionato, appare più come un orizzonte lontano da raggiungere, senza una vera visione strategica né elementi di transizione. L’elemento forte del programma sembra piuttosto orientato sulla liberazione nazionale e la lotta contro l’imperialismo che, nella tradizione messicana, significa soprattutto nazionalista e distributivo. Va notato anche che l’internazionalismo figura in buon posto nei documenti dell’organizzazione e che questi fanno esplicitamente referenza ai processi rivoluzionari in corso nel mondo arabo e alle ribellioni che stanno nascendo in Europa. Certi aspetti organizzativi, che hanno suscitato degli importanti dibattici, come il diritto di organizzarsi in tendenza nel seno dell’organizzazione, così come la tattica da adottare davanti al processo elettorale del 2012, saranno dibattuti nel prossimo congresso dell’organizzazione, che si terrà nel mese di marzo dell’anno prossimo.
Oltre il congresso
Se il congresso ha indubbiamente rappresentato un successo importante raggruppando un po’ più di un migliaio di delegati di 22 stati, l’OPT dovrà far fronte a una situazione di violenza sempre più incontrollabile e alla presenza sempre più importante (e riconosciuta) di personale militare nordamericano. L’OPT lancerà la sua prima campagna di affiliazione in qualche giorno. In un contesto di crisi politica e sociale acuta e di fronte a un regime inetto, la nascita di questa nuova forza rappresenta un passo importante verso l’organizzazione degli oppressi. Insieme al Movimiento de Regeneracón Nacional (MORENA) di Andrés Manuel López Obrador, l’OPT può contribuire ad accelerare un confronto con il regime, che appare inevitabile a medio termine, come quelli che si producono in questo stesso momento in molti luoghi del globo.
Héctor Márquez, correspondant de solidaritéS au Mexique traduzione dal francese di Maria Benciolini