16 giugno 2012

Se vince Syriza

Syriza: il manifesto economico per le prossime elezioni

Il manifesto di SYRIZA sulle politiche sociali ed economiche si compone di nove punti principali, ed è alla base del programma economico aggiornato e migliorato dal partito della Coalizione della sinistra. Una presentazione completa del programma da parte di Alexis Tsipras ha avuto luogo venerdì 1° giugno, a mezzogiorno, a Athinaida.
 

Ecco i punti principali e le «questioni essenziali» in dettaglio: POSIZIONI SULLE QUESTIONI ESSENZIALI
1. ANNULLAMENTO DEI MEMORANDUM

Come prima misura del suo governo del paese, SYRIZA procederà a un annullamento immediato dei memorandum e più in particolare del 2° memorandum, che è stato elaborato in collaborazione con la troika [UE, BCE, FMI] e che il governo di Papademos – sostenuto principalmente dal PASOK e Nuova Democrazia – ha cominciato ad applicare.
Al posto di questo, SYRIZA sottoporrà al Parlamento una legislazione su un piano nazionale per lo sviluppo economico e sociale, la ricostruzione della produzione, la ridistribuzione equa dei redditi e il risanamento equo delle finanze pubbliche.
I memorandum, e in particolare il 2°, sono stati sanciti dalla legge attraverso procedure accelerate violando il regolamento parlamentare e la Costituzione. Allora, SYRIZA aveva condannato il voto dei memorandum in Parlamento, avevamo presentato un’eccezione di incostituzionalità in merito al corso delle procedure di voto di approvazione, che avevamo definito un colpo di Stato parlamentare, e avevamo precisato che volevamo annullare quelle leggi.
2. ANNULLAMENTO DELLE LEGGI INTRODOTTE
L’annullamento immediato dei memorandum e delle leggi che li stabiliscono sarà seguito dall’annullamento del programma a «metà percorso» e delle leggi nate dai memorandum, a cominciare da quelle leggi che riducono i salari, le pensioni e le spese sociali, distruggono i contratti collettivi, limitano le libertà sindacali e dissolvono le relazioni di lavoro. Così, le conseguenze delle politiche antipopolari saranno progressivamente sanate mentre saranno prese simultaneamente decisioni miranti a misure profondamente progressiste.
3. CONDANNA DEGLI ACCORDI DI PRESTITO
SYRIZA intende annullare gli accordi di prestito, al fine di sostituire le loro condizioni onerose, e rinegoziare il processo di annullamento della maggior parte del debito pubblico totale, affinché il resto sia rimborsabile, secondo i termini e le condizioni che non mettano in discussione la sovranità nazionale e la sostenibilità economica del nostro paese.
La priorità data al rimborso dei prestiti, rispetto ai bisogni interni, e a favore della revoca della immunità dei beni di Stato dovuta alla sovranità nazionale, non può in alcun caso essere accettata. Avevamo sostenuto e dimostrato questo in maniera credibile quando queste clausole [la negoziazione collettiva] sono state portate al voto.
Il modo, il calendario, nonché tutto l’aspetto politico e giuridico di questa condanna, e la rinegoziazione degli accordi di prestito saranno decisi e attuati da un governo di sinistra in funzione della sua capacità e delle circostanze specifiche.
Il finanziamento da parte della troika, che è subordinato agli accordi di prestito di cui sopra, è diretto quasi esclusivamente alla restituzione dei debiti e degli interessi, e non ha alcun legame diretto con la realizzazione delle spese e del bilancio.
4. CANCELLAZIONE DELLA MAGGIOR PARTE DEL DEBITO
Nello stesso tempo, grazie alla fine dell’accordo di prestito, SYRIZA richiederà una negoziazione completa del debito a livello europeo e in ogni caso al livello nazionale, in particolare per quanto riguarda il debito dello Stato greco, poiché [l’accordo] non solo è ingiusto, come dimostrato, ma profondamente arbitrario e irrealizzabile.
L’obiettivo della negoziazione sarà la cancellazione della maggior parte del debito, e il rimborso del resto legato alla crescita con nuove condizioni favorevoli. In tale contesto, profitteremo del processo di verifica della gestione internazionale del debito. La non-sostenibilità del debito greco e dei debiti degli altri paesi europei è incontestabile.
Obiettivo di un governo di sinistra, grazie ad alleanze appropriate e in particolare con i governi del Sud, sarà la realizzazione di una conferenza europea e internazionale sul debito pubblico, che deve essere organizzata in modo da offrire una soluzione comune e praticabile a un problema europeo, allo scopo di organizzare una cancellazione dei debiti pubblici senza disintegrazione sociale.
Il risultato di un tale accordo potrebbe essere una moratoria sul rimborso del debito, con un equilibrio [per il rimborso] legato alla crescita e all’occupazione, sul modello delle decisioni prese per la Germania nel 1953. Il nostro obiettivo è di comunicare e di giungere a una soluzione giusta e praticabile per tutti i popoli dell’Europa. Le azioni unilaterali, per esempio una cessazione dei pagamenti, saranno intraprese se saremo costretti a intraprenderle al fine di difendere il diritto del nostro popolo alla sopravvivenza.
5. NAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE
SYRIZA non si oppone al programma di ricapitalizzazione delle banche, anche se è cosa ben diversa dalla loro nazionalizzazione.
È noto che la ricapitalizzazione si inscrive nel quadro del programma PSI [Private Sector Involvment]. SYRIZA non aveva accettato questo programma di scambio di obbligazioni (décote) = [sostituzione delle vecchie obbligazioni con altre a scadenza più lunga e minor rendimento] e lo aveva giudicato insufficiente, in più questo programma era anche una rapina sui fondi di sicurezza, le entità giuridiche di diritto pubblico (ospedali, università ecc.) nonché verso le persone fisiche.
Tuttavia, questo programma non può essere interrotto nel corso di questa fase di ricapitalizzazione delle banche senza un crollo bancario. Di conseguenza SYRIZA non si oppone alla ricapitalizzazione delle banche in conformità con l’accordo specifico di prestito che prende in carico tale ricapitalizzazione. L’unica differenza è che ciò deve farsi con le azioni ordinarie, dopo un voto (e non senza un voto come deciso dal PASOK e ND nel quadro del loro governo di coalizione sotto L. Papademos).
La ricapitalizzazione delle banche con azioni ordinarie, dopo un voto, si tradurrà in un ritorno alla proprietà dello Stato nazionale. Questa nazionalizzazione delle banche è particolarmente necessaria, e assolutamente necessaria in un governo di sinistra,
Un governo di sinistra non farà solo la nazionalizzazione delle banche, ma le socializzerà, il che significa che saranno sotto controllo del sociale e dello Stato, affinché siano utilizzate per la realizzazione di un nuovo sviluppo, un credito produttivo e sociale e una politica finanziaria destinata a coprire i bisogni sociali.
6. CONTROLLO DELLO STATO SULLE IMPRESE STRATEGICHE
Una direzione strategica fondamentale di SYRIZA sarà il controllo dello Stato sui settori strategici dell’economia (ad es. energia, telecomunicazioni, ferrovie, porti, aeroporti ecc.). In tale contesto, le imprese strategiche saranno poste progressivamente sotto il controllo dello Stato, sia quelle che sono nel processo di privatizzazione sia quelle già privatizzate (DEH, OTE, OSE, ELTA, EYDAP, trasporti pubblici, ecc.).
Il calendario, il modo, la rapidità e i mezzi con i quali il programma strategico fondamentale e non negoziabile si concretizzerà, saranno determinati in modo preciso dal governo della sinistra sulla base delle circostanze specifiche, delle capacità e dei problemi ai quali dovrà far fronte.
In ogni caso, le privatizzazioni previste dai Fondi di sviluppo degli attivi della Repubblica ellenica saranno immediatamente sospese.
7. RIDISTRIBUZIONE RADICALE DELLA RICCHEZZA
Una politica fondamentale e immediata di SYRIZA sarà la ridistribuzione radicale delle ricchezze per mezzo della quale tenteremo fra l’altro di applicare una nuova strategia di giustizia sociale, di crescita e di ricostruzione produttiva. Lo strumento di base per una tale ridistribuzione radicale delle ricchezze sarà un nuovo sistema di tassazione giusto e funzionale, semplice, che fra l’altro faciliterà la lotta graduale ed efficace contro la frode fiscale e l’economia sommersa, contemporaneamente a una riorganizzazione dei meccanismi di tassazione.
I membri di SYRIZA non devono esprimere sui media le proposte personali in materia di fiscalità, per quanto possano apparire giuste e corrette a prima vista, tanto le questioni fiscali sono complesse e necessitano di conoscenze particolari. Presenteremo presto un programma comprensibile di 4 o 5 misure di ridistribuzione delle ricchezze.
8. PRELEVAMENTI D’URGENZA, SALARI, RAPPORTI DI LAVORO
Nel quadro di una ridistribuzione equa della ricchezza nazionale e del sostegno dei salari e dei rapporti di lavoro, SYRIZA vuole:
a) come promesso, procedere a un miglioramento di tutti i prelevamenti d’urgenza, con l’annullamento immediato per i redditi deboli e medi e anzitutto per i disoccupati, i lavoratori a basso reddito e i pensionati a basso reddito e tutti coloro che vivono al di sotto della soglia di povertà.
b) Cominciare immediatamente a ristabilire il salario minimo, i sussidi di disoccupazione e le pensioni minime e annullare immediatamente l’abolizione della contrattazione collettiva, e ristabilire e restaurare l’istituto di arbitraggio.
Il nostro obiettivo è di ridistribuire i redditi dal basso in alto con l’annullamento immediato dei tagli lineari e delle misure di austerità che aggravano la recessione. SYRIZA favorirà dunque l’aumento progressivo dei salari e delle pensioni, anzitutto per quelli bassi, contemporaneamente con la crescita e la ricostruzione dell’economia greca allo scopo di stabilire salari e pensioni per un livello di vita umano e degno.
9. ESTORSIONI
La possibilità di uscita di un paese dall’euro è utilizzata come ricatto nella prospettiva di queste elezioni. Per noi, questa possibilità non può essere la scelta dei nostri partner, a meno che non abbiano deciso la distruzione dell’euro e lo smantellamento dell’eurozona. In tal caso, però, saremo messi di fronte a una evoluzione in tutto il mondo alla quale solo un governo della sinistra basato sulla priorità di proteggere i deboli e avere un piano che metta la coesione sociale come priorità, potrebbe far fronte in maniera sufficiente ed efficace.
Parti delle note dei memorandum hanno largamente utilizzato questa falsa dicotomia per un ricatto sul voto al popolo greco, allorché gli analisti internazionali confermano che il costo di un crollo dell’eurozona sarebbe enorme. Se un paese abbandona la moneta comune, i mercati anticiperanno l’uscita del paese seguente creando così un effetto domino.
Nessuna autorità politica vuole questo, ed è nell’interesse di tutti i popoli cercare una soluzione europea comune, che permetta di evitare il proseguimento della catastrofe in Grecia e l’inizio della catastrofe in altri paesi europei. La prospettiva di un crollo dell’eurozona diventa tuttavia sempre più probabile se continuano le politiche dei memorandum.
L’Europa dei memorandum è votata al fallimento. Ogni volta che viene avanzato l’argomento che l’annullamento del memorandum potrebbe interrompere il finanziamento del paese e lo metterebbe sulla via dell’uscita dall’eurozona, SYRIZA risponderà che l’uscita dalla zona euro non è il nostro obiettivo.
Al contrario, diventerà inevitabile se continuano i memorandum.
In ogni caso, non cederemo al ricatto dominante che viola il nostro programma anti-memorandum, progressivo e di crescita, senza il quale la distruzione del paese, all’interno o all’esterno dell’eurozona, potrebbe essere fatale e totale.
Di conseguenza, il cammino che proponiamo non sarà cosparso di petali di rosa, possono esserci difficoltà ma c’è una strada che condurrà il paese nella prospettiva di un’uscita dalla crisi con giustizia, democrazia e dignità.
Comitato di coordinamento politico, SYRIZA – United Front social

* Okeanos, 2 juin 2012 : http://www.okeanews.fr/syriza-le-ma...
Traduzione di Gigi Viglino