27 luglio 2012

“Ilva:nessuna deroga alla salute”

Taranto: dichiarazione di Sergio Bellavita, segretario nazionale Fiom Cgil
Capisco i lavoratori dell'Ilva di Taranto che stanno protestando contro le decisioni della magistratura sulla fabbrica dei veleni. Quando il ricatto e' tra lavoro velenoso e miseria si sa cosa prevale. Capisco i lavoratori ma non capisco le grandi organizzazioni sindacali. La salute, la sicurezza sono diritti dai quali non si può e non si deve derogare. Quegli stessi diritti, minimi peraltro, che come sindacato rivendichiamo in tutte le imprese.
Molto spesso con denunce e esposti agli organismi preposti a far rispettare leggi persino lacunose nella difesa del diritto alla salute ed alla sicurezza. La magistratura ha sentenziato che un'industria non può avvelenare la vita di chi lavora e di chi vive vicino a quella fabbrica. Se il sindacato non difende questa sentenza cade nella drammatica contraddizione di non pretendere che diritto alla salute, alla sicurezza e il diritto al lavoro siano legati indissolubilmente.
Un'altra "deroga" che si afferma nella pratica, destinata a pesare nelle scelte dei prossimi anni.