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Grave la riconferma di Renato Chisso come assessore regionale alle infrastrutture. Un segno di inequivocabile continuità con il sistema degli appalti costruito dalla Giunta Galan-Chisso.
I propositi elettorali sbandierati dalla Lega in difesa del territorio si infrangono subito sugli scogli della spartizione delle poltrone e del business degli appalti. Per la Riviera e il Miranese l’unica speranza può venire dall’autorganizzazione dei cittadini. Sul territorio il neo eletto Presidente Luca Zaia parte nel modo più sbagliato. Dove è finito il cambiamento tanto promesso? La riconferma di Renato Chisso come assessore regionale alle infrastrutture, con tanto di delega aggiuntiva alla Legge speciale per Venezia è un segno di inequivocabile continuità con il sistema di affari e appalti costruito dalla Giunta di Giancarlo Galan. “
Adottare la Terra”, difendere ambiente e agricoltura uno degli slogan più gettonati da Luca Zaia in campagna elettorale; ma il non aver cambiato il titolare di uno degli assessorati più importanti come le Infrastrutture, significa riconoscere in toto quel piano devastante fatto di autostrade e di giganteschi insediamenti che mira a stravolgere il territorio dell’intera Regione. Riviera e Miranese tra le aree più critiche: Romea Commerciale, Camionabile, Veneto City, Città della Moda, elettrodotto aereo Dolo-Camin distruggerebbero sotto una valanga di cemento e asfalto una delle zone più belle e più importanti del Veneto. Alla maggioranza dei cittadini e della Riviera, compresi tanti elettori della Lega, apparirà chiara quella che può essere letta, a piacere, come una “calata di brache” o come l’esito di un accordo precostituito. Chi votando Lega pensava di salvarsi da autostrade e “New City” dovrà ricredersi: con la riconferma di Renato Chisso, le promesse elettorali del Carroccio per la difesa del territorio si sono già infrante sugli scogli della spartizione delle poltrone e del business legato alle grandi opere. A gioire saranno invece le imprese che con la Giunta Chisso-Galan hanno già fatto incetta di appalti, prime tra tutte Gemmo Holding, Mantovani e FIP Group, Impregilo, Adria Infrastrutture. Ormai l’unico modo rimasto ai cittadini per difendersi è quello di organizzarsi in modo autonomo e indipendente, così come stanno facendo da tempo e con successo tanti attivisti e simpatizzanti di CAT.
Grave la riconferma di Renato Chisso come assessore regionale alle infrastrutture. Un segno di inequivocabile continuità con il sistema degli appalti costruito dalla Giunta Galan-Chisso.
I propositi elettorali sbandierati dalla Lega in difesa del territorio si infrangono subito sugli scogli della spartizione delle poltrone e del business degli appalti. Per la Riviera e il Miranese l’unica speranza può venire dall’autorganizzazione dei cittadini. Sul territorio il neo eletto Presidente Luca Zaia parte nel modo più sbagliato. Dove è finito il cambiamento tanto promesso? La riconferma di Renato Chisso come assessore regionale alle infrastrutture, con tanto di delega aggiuntiva alla Legge speciale per Venezia è un segno di inequivocabile continuità con il sistema di affari e appalti costruito dalla Giunta di Giancarlo Galan. “
Adottare la Terra”, difendere ambiente e agricoltura uno degli slogan più gettonati da Luca Zaia in campagna elettorale; ma il non aver cambiato il titolare di uno degli assessorati più importanti come le Infrastrutture, significa riconoscere in toto quel piano devastante fatto di autostrade e di giganteschi insediamenti che mira a stravolgere il territorio dell’intera Regione. Riviera e Miranese tra le aree più critiche: Romea Commerciale, Camionabile, Veneto City, Città della Moda, elettrodotto aereo Dolo-Camin distruggerebbero sotto una valanga di cemento e asfalto una delle zone più belle e più importanti del Veneto. Alla maggioranza dei cittadini e della Riviera, compresi tanti elettori della Lega, apparirà chiara quella che può essere letta, a piacere, come una “calata di brache” o come l’esito di un accordo precostituito. Chi votando Lega pensava di salvarsi da autostrade e “New City” dovrà ricredersi: con la riconferma di Renato Chisso, le promesse elettorali del Carroccio per la difesa del territorio si sono già infrante sugli scogli della spartizione delle poltrone e del business legato alle grandi opere. A gioire saranno invece le imprese che con la Giunta Chisso-Galan hanno già fatto incetta di appalti, prime tra tutte Gemmo Holding, Mantovani e FIP Group, Impregilo, Adria Infrastrutture. Ormai l’unico modo rimasto ai cittadini per difendersi è quello di organizzarsi in modo autonomo e indipendente, così come stanno facendo da tempo e con successo tanti attivisti e simpatizzanti di CAT.