10 luglio 2010

Meloni, gioventù da ventennio

Il deputato dell'Italia dei Lavori Barbato si è preso un pugno in un occhio per aver attaccato la ministra Meloni e il suo progetto di legge sulle "comunità giovanili". Come mai tanta furia e tanta veemenza in un'aula parlamentare che di solito è vuota e dimessa? Il ddl ricorda il ventennio e, in più, distribuisce 18 milioni. Quanto basta per un pugno nell'occhio

Il deputato dell'Italia dei Lavori Barbato si è preso un pugno in un occhio per aver attaccato la ministra Meloni e il suo progetto di legge sulle "comunità giovanili". Come mai tanta furia e tanta veemenza in un'aula parlamentare che di solito è vuota e dimessa?
Se si guarda il provvedimento forse lo si capisce meglio. Perché quello che la ministra ex Fronte della Gioventù, ex finiana e ora semplicemente berlusconiana sta cercando di ottenere è il via libera a una bella sfornata di finanziamenti a associazioni giovanili che poi non sono altro che i vari gruppi di destra e estrema destra che spesso si distinguono per pestaggi, slogan razzisti e altre amenità del genere. Insomma, una bella notizia per organismi come Casapound, Giovane Italia e similari che costituiscono la base di appoggio non solo di Meloni ma anche di altri pezzi di An oggi accasati nel Pdl.
Il provvedimento, infatti, "è finalizzato a promuovere e incentivare, su tutto il territorio nazionale, la nascita di nuove comunità giovanili e a consolidare e rafforzare quelle già esistenti”. A tal fine verrebbero stanziati 18 milioni di euro e previsti un registro e un osservatorio ad hoc

Per “comunità giovanili” si intendono “associazioni di persone non superiori a 35 anni… avente ad oggetto, per statuto, il perseguimento di alcune finalità”, tra cui la promozione di attività sociali e culturali, l’educazione alla legaslità, attività sportive, ricreative, formative ecc ecc.”.

Per promuovere le Comunità, vengono finanziati “recupero, riadattamento, sistemazione di edifici e di strutture pubbliche e private con vincolo di destinazione d’uso a sede di comunità giovanili”. Chi deciderà quali associazioni sono meritevoli di essere finanziate? Il Ministero. Su quali criteri? Il testo dice che rientreranno nell’elenco le comunità che prevedono l’impegno a contrastare “promozione o esercizio di attività illegali”, nonché “l’uso di sostanze stupefacenti o l’abuso di alcol”. Se qualche centro sociale volesse essere della partita, insomma, se lo può scordare. Il provvedimento ha rigidi paletti ideologici, in perfetto stile "fascista". E' la stessa Meloni a spiegarlo: "L’obiettivo della legge, è quello di indicare i corretti stili di vita, quelli che attengono a una società sana”. E, come nel ventennio, come si fa una società sana lo stabilisce direttamente un regolamento ministeriale e un decreto del governo (oggi fatto passare per legge parlamentare).

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