Roma, 15 gen. - (Adnkronos) – “Ancora una volta è il voto di capi, quadri e impiegati (401 per l’esattezza la differenza tra sì e no nel seggio n.5) a determinare le condizioni di lavoro degli operai alla catena di montaggio, che pagheranno in prima persona per un accordo scellerato”. Lo ha dichiarato Gigi Malabarba di Sinistra Critica, già senatore e operaio Fiat di Arese. “Ma ancor più che a Pomigliano - ha aggiunto - gli operai di Mirafiori non solo hanno resistito al ricatto ma si sono straordinariamente opposti in maggioranza a un fronte unito tra Marchionne-Confindustria-Governo-Cisl Uil Ugl Fismic-Pdl-Udc-Fli-Pd. Si tratta di un risultato straordinario per la grande dignità dimostrata dai lavoratori e dalle lavoratrici su cui investire per la lunga lotta di resistenza che si apre, a partire dallo sciopero del 28 gennaio che deve trasformarsi in sciopero generale di fatto, lo voglia la Cgil o meno”.
IN NUMERI FINALI:
SI 2736 (54%)
NO 2326 (46%)
Il seggio dei capi-impiegati-quadri (421 SI - 20 NO) fa quasi matematicamente la differenza finale
IN NUMERI FINALI:
SI 2736 (54%)
NO 2326 (46%)
Il seggio dei capi-impiegati-quadri (421 SI - 20 NO) fa quasi matematicamente la differenza finale