28 novembre 2012

FULL MONTI - Contro il governo che ci lascia in mutande

Sabato 1 Dicembre - ore 10.00
MANIFESTAZIONE
Università di Verona 
(Polo Zanotto)


Ci hanno raccontato che con la caduta di Berlusconi si sarebbero risolti tutti i problemi dell’Italia. Ma il governo Monti ha proseguito, con più forza, nella stessa direzione intrapresa da tutti gli altri governi a livello europeo: far pagare la crisi a chi non l’ha provocata, ai cittadini e alle popolazioni.
  • Hanno innalzato l’età pensionabile, rubandoci il futuro: mentre la disoccupazione giovanile cresce ed il lavoro diventa sempre più precario e povero, la prospettiva di una giovane d’oggi è lavorare fino a 70 anni per una pensione da fame.
  • Molte aziende chiudono, diminuiscono salari e pensioni riducendo il potere d’aquisto e precipitando ampi settori sociali verso la povertà.
  • La preoccupazione del governo è “rassicurare i mercati” e salvare le banche, mentre taglia sanità ed istruzione pubbliche, già terribilmente impoverite dalle diete liberiste degli anni ‘90. Nel contempo si appresta a spendere 127 milioni per ognuno dei 90 nuovi aerei da guerra F35.
  • Si tagliano i trasporti pubblici nazionali e locali, mentre si spendono 20 miliardi per il devastante ed inutile TAV, 1 miliardo per l’altrettanto distruttivo Traforo delle Torricelle.
  • Il governo e chi lo sostiene hanno di fatto abolito l’art.18 per attaccare la lotta e la resistenza di lavoratrici e lavoratori e laddove non arrivano a erodere la democrazia con la legge, arrivano con i manganelli e con la repressione contro coloro che alzano la testa e si ribellano.
  • Ci parlano di sacrifici necessari, di senso di responsabilità per pagare il debito pubblico, ereditato da anni di corruzione, evasione fiscale, ma soprattutto provocato da una politica fiscale che grava da sempre su salari e pensioni, mentre i profitti e i grandi patrimoni crescono senza che aumenti il prelievo fiscale.
  • In questo contesto la destra xenofoba e violenta cerca di strumentalizzare il malcontento sociale, fomentando razzismo e guerra tra poveri, con atti violenti e aggressioni.
Questo è il risultato del governo Monti, questa è la politica del Partido Democratico, del Popolo delle Libertà, dell’UdC e di tutte quelle forze politiche, sociali e sindacali che direttamente o indirettamente appoggiano e sostengono questo massacro sociale.
In Italia, le piccole resistenze che si sono prodotte in questi anni sono state generose, ma anche fragili e frammentate. C’è bisogno di una connessione, di ribaltare le politiche di austerity e la loro logica. Come in tutta Europa i cittadini e le popolazioni si stanno ribellando, anche in Italia è giunta l’ora della rivolta!

LA CRISI LA PAGHI CHI L’HA CREATA!
SIAMO IL 99% E SIAMO IN CREDITO!


Occupy Monti