12 dicembre 2012

In difesa della rivoluzione tunisina. Solidarietà con lo sciopero generale del 13 dicembre!

Giovedi 13 dicembre, per la terza volta nella sua lunga storia, l’UGTT (Unione generale tunisina del lavoro) convoca una giornata di sciopero generale: in questo modo, non solo protesta contro l’attacco del 4 dicembre alla sua sede nazionale da parte delle milizie islamiste, ma sceglie di difendere il futuro stessi della rivoluzione.
Se il partito al potere Ennadha lancia le sue milizie all’assalto delle sedi sindacali è perché ritiene che l’UGTT sia la spina dorsale della resistenza al tentativo di sottoporre l’intera società al suo modello reazionario e religioso.
Da diversi mesi Ennadha ha moltiplicato i suoi attacchi contro i lavoratori, le donne e i giovani. Visibilmente, il fatto che abbia dovuto fare qualche passo indietro dopo lo sciopero generale di Siliana della scorsa settimana, ha portato Ennadha a cercare di terrorizzare gli attivisti sindacali.
Se Ennadha vuole spezzare la centrale sindacale UGTT è perché questa gioca un ruolo insostituibile nella resistenza al perseguimento delle politiche economiche neoliberiste e sociali ereditate da Ben Ali. In particolare il potere vorrebbe continuare a vendere le società pubbliche ai suoi amici dal Qatar.
Se Ennedha si comporta in questo modo è anche perché l’UGTT, che mantiene legami di lunga data con le organizzazioni femministe, rappresenta un ostacolo nel suo desiderio di sfidare gli ampi diritti a partire dal 1956.
La rivoluzione tunisina si trova oggi di fronte a un bivio: attaccando le sedi dell’organizzazione sindacale che è stata la base del movimento per l’indipendenza, Ennadha vuole provocare una rottura; vuole scrivere una nuova storia basata su principi reazionari e religiosi.
La lunga tradizione di lotte del popolo tunisino rende possibile una controffensiva vittoriosa, come dimostrano l’ampiezza degli scioperi e delle manifestazioni regionali che sono seguite immediatamente all’attacco del quartier generale della UGTT il 4 dicembre.
La Quarta Internazionale e le sue sezioni esprimono la loro più forte solidarietà allo sciopero generale di giovedì 13 dicembre e si impegna a promuovere una più ampia solidarietà alla stessa giornata di sciopero.
Parigi, 9 dicembre 2012