26 aprile 2012

25 Aprile 2012: contro il fascismo di ieri e di oggi, contro le politiche del governo Monti-Napolitano

Sinistra Critica, nel condannare il grave episodio di aggressione poliziesca contro i/le militanti antifascisti/e del Circolo Pink, avvenuto proprio nel giorno dell'anniversario della Liberazione, esprime loro la massima solidarietà e vicinanza.
Da troppo tempo le autorità politiche cittadine, in linea con quelle nazionali, sono impegnate nella rimozione meticolosa e quasi scientifica del valore profondo del 25 Aprile.
Le autorità locali, da anni, riescono nel difficilissimo compito di celebrare la Liberazione senza mai nominare, in nessun discorso, le parole fascismo e antifascismo. Il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio, in una mirabolante opera di revisionismo storico invocano l'unità nazionale di allora come necessaria per affrontare la crisi economica, politica e sociale di oggi. Questi comportamenti, del resto, sono perfettamente in linea con il profilo politico dell'amministrazione locale e delle massime cariche nazionali.
La prima impegnata nell'occultare il legame con l'estrema destra neofascista e gli integralisti cattolici, gli accordi elettorali con Casa Pound e la condanna per propaganda razzista del Sindaco Tosi. Napolitano e Monti invece sono impegnati nel cercare di ammansire lavoratori, pensionati, giovani, studenti, donne e migranti, mentre con le pesanitssime misure di austerità - che con la scusa di pagare il debito pubblico attuano le politiche neoliberiste del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Centrale Europea e dell'Unione europea - rubano loro diritti, salari, pensioni, futuro.
Sinistra Critica, che fa dell'antifascismo un valore fondante e che da tempo è impegnata nella costruzione di un'opposizione sociale alle politiche neoliberiste e repressive del governo Berlusconi prima e del governo Monti-Napolitano ora, denuncia il fatto che - come dimostrano le elezioni in Francia - l'attacco ai diritti sociali e del lavoro, fa molto spesso il gioco dell'estrema destra nazionalista e xenofoba.
Il rischio che una destra reazionaria, autoritaria e razzista si ponga strumentalmente come alternativa possibile all'attuale europa dei mercati e del debito è una questione cruciale che nessuno può ignorare. La possibilità per le destre europee di fare la voce grossa si nutre anche dello spazio vuoto lasciato dalle sinistre europee, troppo subalterne alle formazioni socialdemocratiche e riformiste, che continuano a fare danni (Zapatero, Bersani, Hollande).
L'antifascimo, dunque, assume oggi anche le vesti della necessaria costruzione del conflitto sociale, della resistenza alle politiche antisociali del governo Monit-Napolitano, alla repressione poliziesca in Val di Susa, alle connessioni tra politica istituzionale ed estrema destra.
Antifasciste/i sempre!

Sinistra Critica